Cosa sono i falsi miti?

Non bisogna farsi ingannare da inesatti luoghi comuni (falsi miti) che popolano il web o che riferiscono improvvisati esperti di nutrizione; al contrario, mediante una corretta informazione alimentare, è opportuno sfatare i più frequenti falsi miti.

L’ananas brucia i grassi.

Per molti anni, l’ananas ha goduto di questa falsa e immeritata fama. L’unico vantaggio dell’ananas è la presenza di bromelina (concentrata soprattutto nella parte centrale legnosa), un enzima che favorisce la digestione dei cibi ricchi di proteine come carne e pesce, e vanta una blanda azione drenante e antinfiammatoria sui tessuti, utile tra le altre cose anche per contrastare la cellulite.

Il cioccolato provoca l’acne

I cambiamenti ormonali, l’ereditarietà e Il sebo prodotto in eccesso; come si può notare, tra le cause che provocano l’acne non c’è il cioccolato. Infatti diversi studi dimostrano che non c’è nessuna correlazione tra l’acne e il cioccolato. Dunque ogni tanto ci si può concedere un pezzetto di cioccolato, meglio se fondente all’80%, così beneficerete dei suoi preziosi antiossidanti; come per qualsiasi altro alimento, basta non esagerare.

Lo zucchero di canna è più light di quello bianco.

Lo zucchero può derivare sia dalla canna da zucchero sia dalla barbabietola. Entrambi, all’origine, sono marroncini. Il cosiddetto zucchero bianco è il risultato di una raffinazione che ne asporta i residui vegetali “scuri” che non hanno un valore nutritivo particolarmente importante. L’apporto energetico dei due tipi è però identico: 100 grammi danno 392 calorie.

Saltare i pasti ogni tanto fa dimagrire.

Digiunare o saltare il pasto non aiuta a perdere peso ed è del tutto inutile perché conduce solo allo sfasamento e al rallentamento del metabolismo. Considera che la digestione aiuta a consumare energia. Quindi se desideri dimagrire, fraziona i pasti della giornata in questo modo: colazione, spuntino, pranzo, spuntino e cena. Concediti spuntini a base di frutta, verdura e noci, nocciole o mandorle, oltre a mantenere attivo e agile il metabolismo ti aiuteranno a consumare pasti più equilibrati. Ricorda inoltre l’antico detto: colazione da re, pranzo da principe e cena da mendicante. Applicalo ogni giorno se desideri perdere peso! Infine, per non riacquistare più i chili persi, aggiungi una regolare attività fisica. Muscoli tonici e ben sviluppati, oltre a farti apparire più sana e più giovane, ti aiuteranno a consumare più energia anche a riposo.

La buona pasta fa ingrassare.

In quanto fonte di carboidrati, va tenuto in considerazione l'apporto calorico della pasta. In realtà, i carboidrati devono essere il primo ed il più importante dei macronutrienti. Il 55-60% circa delle calorie totali di una dieta dovrebbe provenire dai carboidrati. Perché pasta e affini, nonostante il significativo apporto calorico, predispongono molto meno al sovrappeso delle proteine e lipidi. E questo perché i carboidrati vengono smaltiti molto rapidamente dal nostro organismo e, in presenza di bassi apporti di altri macronutrienti, le calorie che esse apportano vengono più facilmente disperse sotto forma di calore piuttosto che essere accumulate.

Crackers e grissini sono meno calorici del pane.

Sostitutivi del pane sono spesso considerati come sinonimi di cibi dietetici. A conti fatti, però, crackers, grissini e fette biscottate, rispetto al pane, contengono in media 100-150 kcal in più ogni cento grammi a causa del maggior contenuto lipidico necessario per favorire la tostatura. Le fette biscottate rimangono comunque un buon alimento soprattutto nella loro versione integrale.

La mozzarella è magra e digeribile.

Con il suo 20% circa di grassi è impossibile definirla ‘magra’ né tantomeno dietetica. Una mozzarella da 125 g fornisce 316 calorie e per questo andrebbe consumata al posto del secondo piatto di carne o pesce. Inoltre, essendo un formaggio a pasta cruda è meno digeribile dei formaggi a pasta cotta come il grana.

I grassi vanno eliminati completamente.

I grassi non vanno mai aboliti! Devono costituire il 20-25% dell’alimentazione quotidiana perché svolgono funzioni importantissime: in particolare, forniscono e aiutano l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K), partecipano alla sintesi degli ormoni indispensabili per le funzioni riproduttive e vitali e costituiscono una riserva di energia concentrata. Naturalmente è buona regola moderarli, così come occorre moderare le quantità degli altri nutrienti fondamentali, senza mai privarsene.

Il burro è poco sano ed è più calorico dell’olio.

Il burro è un’ottima fonte di vitamina A, importante per la pelle e il sistema immunitario, purché consumato a crudo. Solo se viene cotto perde i suoi benefici, diventando più pesante da digerire. Fornisce 758 calorie per 100 g, ben 150 meno dell’olio. Oltre ai grassi saturi, tipici di tutti i cibi di origine animale, contiene una buona dose di monoinsaturi, benefici per le arterie. L’unico neo è il contenuto di colesterolo, ma si tratta di una quota più che accettabile viste le minime quantità d’uso.

Pasta a pranzo e proteine la sera è la soluzione migliore.

Ai pasti principali (colazione, pranzo e cena) è meglio, invece, introdurre tutti i macronutrienti cioè carboidrati, proteine, grassi. La dieta dissociata non dà alcun vantaggio. Anzi assumere solo pasta a pranzo si riduce il senso di sazietà e squilibrio nutrizionale. In genere poi si finisce con l'eccedere sia con le dosi di carboidrati che con quelle di proteine.

I cibi light aiutano a mantenere la linea.

La maggior parte dei cibi light, alleggeriti in grassi e/o zuccheri, consentono un risparmio calorico spesso irrisorio. È il caso, per esempio, dei grissini: la differenza di calorie tra un etto di grissini normali e un etto di quelli "alleggeriti" si attesta intorno alle 30 calorie. Stesso discorso vale per i biscotti e i dolci senza zucchero che, in molti casi, hanno le stesse calorie di quelli normali perché gli ingredienti mancanti devono essere rimpiazzati da altri, altrettanto calorici. Per quanto riguarda gli alimenti molto energetici come la maionese, scegliendo la versione light si ottiene un risparmio calorico accettabile, ma non sostanziale (circa 28 calorie per cucchiaio). Quindi è preferibile consumare i cibi tradizionali riducendo le quantità.

Frutta e verdura a volontà.

Sono entrambe ricche di micronutrienti e fitonutrienti molto sani e utili. Però la frutta contiene anche molto più fruttosio e in questo senso va assunta con maggior attenzione della verdura. Assumere frutta in eccesso rischia di diventare un fattore negativo per il controllo del grasso corporeo, favorisce l'aumento dei trigliceridi e, come nel caso di ogni zucchero, a lungo andare può portare a steatosi epatica. Tutti i derivati come i succhi e le marmellate vanno considerati alla stregua dei dolci.